In bici contro l’inquinamento
Tremila km tra deserto e freddo: Pietro Franzese ed Emiliano Fava sono impegnati in «2 Italians Across the Us» per raccogliere fondi a favore dell’ambiente, attraverso un viaggio coast to coast da una parte all’altra degli State.
I dati parlano chiaro: l’Italia è il secondo paese consumatore di plastica in Europa. Ed è seconda all’Egitto per dispersione di plastica nel Mediterraneo. Intanto, ogni cittadino americano produce ogni anno 130 chili di rifiuti di plastica. Ora, i casi sono due: per sensibilizzare le persone su questa storia di inquinamento da plastica, o si va in Egitto o si sceglie di andare negli Usa. Pietro Franzese ed Emiliano Fava hanno scelto la seconda strada; andandosene negli Usa per realizzare «2 Italians Across the Us»: in bicicletta per 6mila chilometri, da una parte all’altra degli States. Da San Francisco (sono partiti lo scorso 19 gennaio all’ombra del Golden Gate) a Miami. Un viaggio nel nome della sensibilizzazione sull’impatto ambientale dell’inquinamento da plastica, raccogliendo fondi (su GoFundMe, finora sono stati raccolti 1.200 euro) a favore dell’associazione «Plastic free».
Ciclisti social
Dove sono arrivati in queste ore i due ciclisti ambientalisti? Sono a metà dell’opera, dopo aver percorso più di 3000 chilometri e con una tabella di marcia niente male: da 100 chilometri al giorno. Ma per sapere che cosa è accaduto in tutto questo tempo sarà meglio farselo raccontare dagli stessi protagonisti – del resto, oltre che ciclisti, il bresciano, ma salentino d’adozione Fava e il milanese Franzese sono degli abilissimi documentaristi social – i quali si trovano in queste ore in quel di Houston, nel Texas. «Nei primi dieci giorni abbiamo affrontato molto dislivello, poi il percorso è diventato più pianeggiante e di nuovo molti sali e scendi impegnativi tra El Paso, che supera i 1000 metri di altitudine, e Houston – raccontano -. Abbiamo percorso circa 3200 chilometri, con tappe di un centinaio al giorno, valutando condizioni di vento e strade».