Dalla coppie omogenitoriali ai papà senza congedo: la famiglia oppressa in Italia


 

Questo è il momento degli scontri di ieri fuori lo stadio Olimpico tra polizia e tifosi: dopo la devastazione degli ultrà dell’Eintracht a Napoli ancora nuove tensioni prima di una partita. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 20 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. 

Oggi parliamo di papà, di genitori e di figli. A Milano sabato scorso si è svolta la manifestazione ‘Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie’ promossa da I Sentinelli, associazione Famiglie Arcobaleno e CIG Arcigay per protestare contro lo stop imposto al Comune alle trascrizioni dei figli di coppie omogenitoriali.

In piazza della Scala centinaia di persone con le famiglie arcobaleno e i loro figli. Tutti hanno indossato una maglietta rosa con la scritta “È l’amore che crea una famiglia”, ma ci sono anche cartelli che recitavano, “spiegate voi a mio figlio che non sono sua madre”. Ascoltiamo Luca Paladini de I Sentinelli

Anche nelle famiglie etero la situazione non è che va tanto bene né ci sono grandi iniziative per favorire la famiglia “tradizionale” difesa dall’attuale maggioranza di governo. Infatti l’Unicef ha lanciato la nuova petizione “Io voglio esserci”, in occasione della Festa del Papà per chiedere al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, l’ampliamento dei congedi per i papà, adeguati per tempi e retribuzioni agli standard europei.

In Italia, solo nel 2022, si è arrivati a riconoscere 10 giorni di congedo obbligatorio per i padri, un periodo che non tiene conto di tutte le necessità che la nascita di un figlio comporta. Testimonial d’eccezione della campagna è Rudy Zerbi: ascoltiamo il suo appello.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale