Da Roma e da altre città le piazze dell’Onda Pride per rivendicare i diritti civili


Questa è la voce della madre della piccola Kata Alvarez,  vive nell’ex Hotel Astor occupato, nella zona di Novoli di Firenze: è scomparsa sabato pomeriggio prima che la madre tornasse dal lavoro. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 12 giugno 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di diritti civili. Sono state nove le città che nel weekend sono state attraversate dall’Onda pride, la manifestazione a sostegno dei diritti delle persone lgbtqi+. La principale si è svolta nella Capitale dove è sfilato il Roma Pride e poi anche Avellino, Cuneo, Foggia, Dolo, Genova, Lecco, Messina e il Pordenone.

Queste sfilate sono arrivate dopo un ennesimo episodio di intolleranza e violenza con l’attivista lgbt Luca Caputa minacciato e insultato a Pavia mentre passeggiava con il suo compagno.

“Un giornata di grande mobilitazione per la nostra comunità”, ha dichiarato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. “Questi nove pride, tappa di una stagione record dell’Onda Pride con oltre 50 parate, sono la migliore risposta al balletto di alcune istituzioni – sottolinea Piazzoni –  che ci mostrano il travaglio di chi non sa che parte stare. Non sono coerenti al punto da dichiarare senza tentennamenti la propria omotransfobia, e tirano fuori dalla tasca, all’ultimo, il ripensamento, magari il fantomatico amico gay, per dirci che in fondo ci tollerano”. Ascoltiamo una voce della piazza e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale