Non servono pene più severe
L’espansione dell’azione punitiva proposta nel decreto Caivano a scapito dell’approccio educativo verso i giovani si pone in contrasto con le basi culturali che hanno informato un modello che ha dato prova di funzionare. Lo afferma Antigone audita dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia.