Emergono particolari inediti sulla vicenda di Mario Paciolla. Ce ne parla Ciro Oliviero.
Nuove testimonianze sul caso di Mario Paciolla, il cooperante italiano trovato morto in Colombia nel 2020, rivelano un ambiente corrotto e ostile attorno a lui. Un ex funzionario della Missione ONU in Colombia ha denunciato omissioni nei rapporti e mancanza di pressione sulle autorità locali per indagare su omicidi di civili. Paciolla aveva raccolto prove su violazioni dei diritti umani, inclusi bombardamenti su civili e omicidi di ex combattenti delle FARC, manifestando disagio per l’inerzia dell’ONU. La sua morte, inizialmente classificata come suicidio, pista alla quale la famiglia non aveva mai creduto, è ora messa in discussione da nuove evidenze e dall’autopsia, che suggeriscono un possibile omicidio.