[Questi sono i cori al tribunale di Torino dopo la lettura della sentenza di assoluzione per i militanti No Tav dall’accusa di associazione a delinquere. Questa è Ad Alta Velocità oggi 2 aprile 2025: nello stesso giorno del 2015 in Kenya la strage nell’università a Garissa, nell’est del paese, che causa 150 morti e 79 feriti per tutto il giorno. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di longevità e invecchiamento attivo. Auser ha presentato ieri al Cnel la ricerca “Vivere la longevità. L’ invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo”. Siamo in piena transizione demografica, un fenomeno globale che coinvolgerà da qui ai prossimi decenni, tutti i paesi. Si stima che nell’Unione Europea gli over 65 raggiungeranno nel 2050 i 129,8 milioni.
L’Italia è il paese europeo che invecchia più di tutti e più velocemente e decresce come popolazione, l’Istat ci dice che nel 2080 saremo poco più di 46 milioni di abitanti per la maggior parte anziani con un Sud sempre più abbandonato e “vecchio”. Nel 2040 si raggiungerà un vero e proprio picco con quasi 18milioni e mezzo di over 65. Eppure c’è un grande potenziale da valorizzare, le persone longeve possono offrire un notevole contributo alla collettività e a sé stesse e vedere pienamente riconosciuto il loro ruolo sociale, oltretutto mantenere socialmente attive le persone il più a lungo possibile è una grande operazione di prevenzione e riduce al minimo il rischio di non autosufficienza. Ascoltiamo Claudio Falasca di Auser.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale