I 5 sì per il lavoro e la cittadinanza: al via la campagna per i referendum di giugno


 

[Questi sono i momenti di tensione tra i manifestanti pro Palestina e la polizia a Milano sabato scorso: sono stati fermati in 7 dopo il contatto con le forze dell’ordine. Questa è Ad Alta Velocità oggi 14 aprile 2025: nello stesso giorno del 1986 gli USA bombardano la Libia ritenuta responsabile di favorire il terrorismo contro cittadini americani. .Ben trovati da Giuseppe Manzo]

Oggi parliamo dei referendum su lavoro e cittadinanza. Lo scorso sabato in 126 città italiane e anche a Barcellona, Bruxelles e Parigi, si sono svolte le manifestazioni con l’obiettivo di comunicare alle persone che l’8 e il 9 giugno si va a votare per i 5 referendum. L’impegno del comitato referendario è convincere i cittadini ad andare a votare per esercitare il sacrosanto diritto di democrazia diretta e dire 5 Sì ai quesiti che riguardano: l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act; il secondo quesito riguarda la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese; il terzo punta all’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine;  il quarto interviene in materia di salute e sicurezza sul lavoro; il quinto abrogativo propone di dimezzare da 10 a 5 anni i tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana.

Anche il terzo settore è attivo all’interno del comitato. Ascoltiamo le voci raccolte nella piazza di Napoli con Andrea Morniroli di Forum Disuguaglianze Diversità, Alessio Curatoli di Arci e Luigi Canavacciuolo di Libera.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale