Social e piattaforme digitali per gli adolescenti: italiani contro TikTok e i modelli fuorvianti


 

[Questo è il pianto di un bambino a Gaza rimasto ferito dai bombardamenti dell’esercito di Israele: da tutto il mondo si stanno levando voci contro l’invasione annunciata Netanyahu. Questa è Ad Alta Velocità oggi 7 maggio 2025: nello stesso giorno del 1945 il generale Alfred Jodl firma la resa incondizionata a Reims, in Francia, ponendo fine alla partecipazione tedesca alla guerra. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di adolescenti e piattaforme digitali. In una ricerca svolta da Swg in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Exodus e Semi di Melo sono emersi i dati della percezione degli italiani su social, chat e tecnologie digitali accessibili ai teenager. Le conseguenze di questo fenomeno suscitano preoccupazione e nel complesso la maggioranza degli italiani giudica negativamente un accesso precoce alle tecnologie digitali. La percezione però varia in base alle circostanze.

Se Whatsapp e YouTube non destano particolari preoccupazioni, il grado di accettazione è più basso per Instagram mentre TikTok è considerato dannoso da un’ampia maggioranza dell’opinione pubblica. Ciò che si teme maggiormente con l’accesso a queste piattaforme è l’esposizione a modelli di vita irrealistici, ma anche l’accesso a contenuti inadatti ai minorenni. Le soluzioni individuate dagli italiani sono posticipare l’età in cui è possibile accedere a queste piattaforme. Ascoltiamo il ricercatore di Swg Riccardo Benetti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale