Perchè l’8 e 9 giugno bisogna andare a votare ai referendum nel nome della democrazia


 

[Questa è la voce di chi era in piazza a Gallarate, così come anche a Milano, per dire no al raduno della destra europea di stampa neonazista e razzista. Questa è Ad Alta Velocità oggi 20 maggio 2025: nello stesso giorno del 1970 viene promulgato in Italia lo Statuto dei lavoratori. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di referendum, partecipazione e voto. In vista dei quesiti referendari dell’8 e 9 giugno è alta la tensione per l’invito a non andare alle urne che arriva anche da alte cariche dello Stato come per il presidente del Senato Ignazio La Russa. Anche sul fronte dell’informazione è dovuta intervenire Agcom per imporre una dovuta attenzione a giornali, radio e tv con spazi consoni sui referendum che parlano di lavoro e cittadinanza.

C’è da dire che in questi ultimi 25 anni sono stati diversi i casi dove l’invito al non voto è stata l’arma principalmente usata da una parte contraria a un quesito referendario. Oggi siamo di fronte a temi come licenziamenti, sicurezza sul lavoro e cittadinanza che riguardano la vita di milioni di persone. Ascoltiamo l’invito al voto da parte di personaggi dello spettacolo come Ottavia Piccolo, Andrea Pennacchi e Dario Vergassola.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale