Referendum flop, le riflessioni del Terzo Settore dopo il mancato quorum


Il terzo settore si interroga dopo il mancato quorum ai referendum su lavoro e cittadinanza. Il servizio è di Federica Bartoloni.

Niente quorum per il referendum, l’affluenza media nazionale è stata del 30,6% quindi molto lontana dall’obiettivo necessario del 50+1% degli aventi diritto al voto. Il commento del Terzo Settore, nel particolare delle Acli, ActionAid e Arci è unanime e indirizzato verso lo sconforto per l’astensionismo determinato, secondo la loro analisi, da una grave crisi democratica esacerbata dalla mancata informazione sui quesiti referendari da parte dei media mainstream e dal più volte reiterato invito al non recarsi alle urne da parte del Governo in carica. Particolarmente sentita dal Terzo Settore la dèbacle del quesito sulla cittadinanza alla luce, come sottolineato da Unicef, dei mutamenti demografici del nostro Paese e della presenza massiva di minori nati nel Paese da genitori stranieri. L’appello è al Parlamento e al legislatore per non lasciar cadere, nonostante il fallimento di referendum, ognuna delle questioni che hanno portato alle urne 14 mln di cittadini.