[Intro: Questo è il momento in cui i Vigili del Fuoco estraggono dalle macerie della Torre dei conti l’operaio 66enne poi deceduto nella notte: dalla speranza alla tragedia su un crollo dove si indaga per disastro e omicidio colposo. Questa è Ad Alta Velocità oggi 5 novembre 2025: nello stesso giorno del 1990 il rabbino Meir Kahane, fondatore del movimento di estrema destra Kach, viene freddato dopo un discorso tenuto in un hotel di New York. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi torna l’appuntamento settimanale con il direttore Ivano Maiorella. Tanti i temi sul tavolo a partire dall’economia sociale in questa fase con la discussione e l’approvazione del Piano che il governo sta mettendo a punto:
“Il piano per l’economia sociale è una novità che fotografa un fenomeno nato in Italia, quello della cooperazione. Oggi ci sono 1.800 mila lavoratori in queato comparto che va dalle associazioni di promozione sociale a quelle di volontariato, dalle imprese sociali alle cooperative, sino agli enti sportivi dilettantistici e alle fondazione. Negli anni 90, quando Woody Allen fu chiamato da Lega coop per girare degli spot lui per prima cosa chiese che gli fosse spiegato questo fenomeno sociale, che non conosceva. Tra mercato e stato, tra produzione e distribuzione. E infatti improntó i sui spot sul fatto che venditore e consumatore fossero la stessa cosa. Un concetto difficile da comprendere per uno che vivevava in america”
Poi è arrivato il 50° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini che ancora oggi è fonte di dibattito e anche di polemiche, capiamo cosa rimane oggi di questo intellettuale:
“Pasolini è vivo, le sue contraddizioni ce lo rendono vicino. Era giornalismo di strada, verità, racconto della realtà a partire dalle periferie. Anche quando diceva cose scomode era, e soprattutto è, ascoltato. Critico con la tv, con i giovani dell’epoca, con le innovazioni aridw e fini a se stesse”.
Parlare di Pasolini vuol dire parlare di calcio, sua grande passione. Sport e sociale, anzi sport sociale in una sola parola:
“Quando Enzo Biagi intervisto Pasolini in tv lui rispose che il suo hobby era il calcio. Questo lo avvicina ad un campione degli anni 70, Eraldo Pecco (Bologna, Torino, Napoli) chiamato in questi giorni a commentare un famoso gol durante un Napoli-Juventus di 40 anni fa, ha detto: “Passai la palla a Maradona e lui calció in gol. Fenomenale. Ma siccome Maradona era uno che ti dava sempre soddisfazione, divenni celebre per aver portato il tubetto dei colori a uno che dipinge la Cappella Sistina. Ma io avevo soltanto portato il tubetto. Umiltà e gratitudine, come quando Pecxi, in queati giorni, ha eicordato l’insostituibile ruolo degli allenatori giovanili, speaso anonimi. Sono loro che ti formano per davvero, ha detto Pecci, se arrivi in serie A è merito loro. Lì, poi, sai già tutto”.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale





