Droghe, leggi e politiche proibizioniste hanno fallito: arriva il Piano della “Controconferenza”


 

[Intro: Questa è la voce del maestro Beppe Vessicchio: la sua morte ha provocato un’ondata di ricordi e parole sui social che lo hanno trasformato in una vera e propria icona del Festival di Sanremo. Questa è Ad Alta Velocità oggi 10 novembre 2025: nello stesso giorno del 1975 Italia e Jugoslavia firmano il Trattato di Osimo stabilendo il confine italo-iugoslavo a Trieste. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di droghe. Da giovedì a sabato scorso alcune organizzazioni sociali si sono ritrovate a Roma per la La Controconferenza sulle dipendenze mentre era in corso quella promosso dal Governo. È stata convocata tra gli atri da A Buon Diritto, ARCI, Antigone, Associazione Luca Coscioni, CGIL, CNCA, Comunità di San Benedetto al Porto, Forum Droghe, Gruppo Abele e La Società della Ragione. Da questa tre giorni è stato lanciato un piano di proposte che partono dalla premessa secondo cui “i miliardi investiti in politiche proibizioniste, in Italia e nel mondo, non hanno ridotto o contenuto il fenomeno, mentre continuano a non proteggere la salute e la sicurezza delle persone che le usano e della società in generale”.

Le organizzazioni chiedono una una riforma dal basso delle leggi e politiche proibizioniste in materia di droghe e vogliono un piano straordinario per la salute e la sicurezza delle persone più giovani, per il superamento di approcci da tolleranza zero, adozione di un’educazione laica sulle droghe: al centro di questo cambiamento chiedono che sia centrale il ruolo del terzo settore e della cooperazione sociale. Ascoltiamo Caterina Pozzi, presidente nazionale Cnca.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale