Ecomafie, Cop30 e il futuro salvato daglia adulti: il punto di Ivano Maiorella


 

[Intro: Questi sono i momenti in cui i soccorritori traggono in salvo una donna e il suo cane nella provincia di Gorizia alluvionata dopo l’esondazione del fiume Torre: anche in Liguria frane e smottamenti per l’ondata di maltempo di questo metà novembre. Questa è Ad Alta Velocità oggi 19 novembre 2025: nello stesso giorno del 1985 dall’inizio della Guerra fredda a Ginevra il presidente statunitense Ronald Reagan e il Segretario generale del PCUS Michail Gorbačëv si incontrano per la prima volta. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi torna il consueto appuntamento settimanale con il direttore Ivano Maiorella che tocca alcuni temi dell’attualità. Si parte con il rapporto Ecomafie di Legambiente. Ascoltiamo il direttore

Il Rapporto Ecomafie di Legambiente ce lo dice a chiare lettere: no all’abusivismo edilizio. Aumenta in Italia la pressione del cemento illegale: 48.335 reati accertati dal 2021 al 2024, con una crescita dell’43,5%. L’Italia ha bisogno di un Piano nazionale di lotta all’abusivismo edilizio, non di un ulteriore, sciagurato, condono. I dati preoccupano perché l’impennata cresce anno dopo anno, fino a toccare i 13.621 illeciti penali accertati nel 2024, con un incremento del 43,5% rispetto al 2021.E siccome ogni scusa è buona, l’attenzione va alzata soprattutto in questi mesi di elezioni, con particolare riferimento al Meridione: no a nuovi condoni

Altro tema è la Cop30 con il clima che è una questione di grande attenzione per le future generazioni. Ascoltiamo Maiorella

L’importanza dello spazio vitale e del clima sono alla base di queste Giornate conclusive di Cop 30 a Belem, in Brasile, nella foresta amazzonica. Si chiuderà dopodomani e il nulla d fatto è un finale coraggiante e annunciato. Allora a chi si parla se i paesi più inquinanti non partecipano? Alcuni, tra cui Cina, India e anche il nostro, non partecipano con i premier in carica ma con rappresentanti del governo. Altri, come gli Stati Uniti, nemmeno quelli.Il Presidente brasiliano Lula  ha sottolineato che “La lotta contro il cambiamento climatico richiede la mobilitazione e il contributo dell’intera società, non solo dei governi. L’entusiasmo e l’impegno dei popoli è contagioso. Vogliamo un mondo pacifico, più solidale e meno diseguale, libero dalla povertà, dalla fame e dalla crisi climatica”Papa Leone teme il peggio: “Stiamo fallendo – dice – Manca la volontà politica” Allora a chi si parla? Si parla al vento. Ma anche quello può servire a creare nuove coscienze. Bob Dylan diceva che le risposte corrono nel vento: “E per quanto tempo un uomo può girare la sua testa fingendo di non vedere?

Infine c’è la questione generazionale con il futuro dove la domanda è chi salverà questa generazione con lo sguardo verso il mondo adulto più responsabile. Ascoltiamo il direttore

E proseguiva, Bob Dylan: “E quante strade deve percorrere un uomo, prima di essere chiamato uomo?” Tante, fatte di esperienza e consapevolezza. Sono le più difficili, ma ci indicano percorsi nuovi: mai perdere la speranza. Parafrasando il sociologo americano Jack Mezirow, scomparso nove anni fa e inventore della teoria dell’apprendimento trasformativo: gli adulti e gli anziani ci salveranno? Mezirow è stato l’ispiratore dei lavori del percorso formativo “La dimensione politica del Terzo settore”, promosso all’interno del progetto FQTS – Formazione Quadri Terzo Settore  – e coordinato dal professor Michele Sorice, che si è svolto a Vico Equense dal 14 al 16 novembre. Mezirow ha messo al centro della sua ricerca la dimensione critica dell’apprendimento in età adulta, il significato dell’esperienza, il valore della riflessione. Ci salverà chi ha più esperienza, gli adulti e gli anziani? Non tutti. Ci salveranno, forse, i più consapevoli e i più coerenti tra di loro“.