Tappa fondamentale – A Roma la presentazione del nuovo Piano d’azione nazionale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità, con il coinvolgimento di associazioni attive sui temi dello sport e del lavoro, nell’ambito della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità che si celebra oggi.
Frutto di oltre un anno di lavoro da parte dei gruppi tematici dell’Osservatorio, il Piano è stato elaborato grazie al contributo di figure di comprovata esperienza nel settore. Tra i coordinatori dei gruppi di lavoro figurano Paolo Bandiera, direttore Affari generali di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla); Angelo Cerracchio, dirigente medico e coordinatore dell’area riabilitativa dell’ASL Napoli 1; Raffaele Ciambrone, dirigente del Ministero dell’Istruzione e del Merito, esperto di inclusione scolastica; e Domenico Sabia, funzionario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con lunga esperienza nelle politiche di integrazione lavorativa. Il coordinamento complessivo dei lavori è stato affidato al professor Serafino Corti, docente universitario ed esperto di politiche sociali, nonché coordinatore del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio.
La Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha evidenziato il ruolo centrale svolto dalle federazioni FISH e FAND, espressione del movimento delle persone con disabilità, che hanno contribuito attivamente alla redazione del documento. Il Piano si presenta dunque come il risultato di un dialogo strutturato tra istituzioni e rappresentanza delle persone con disabilità.
Il documento si articola in 66 linee d’azione suddivise in sette ambiti strategici: accessibilità universale; progetto di vita; benessere e salute; sicurezza inclusiva e cooperazione internazionale; inclusione lavorativa; sistemi di monitoraggio; istruzione, università e formazione. Questi interventi non si limitano a dichiarazioni di principio, ma rappresentano linee guida operative che dovranno orientare le politiche pubbliche nei prossimi anni.
Tra i temi trasversali spiccano l’accessibilità intesa in senso ampio – non solo architettonica, ma anche digitale, informativa e comunicativa – e il progetto di vita personalizzato, quale cardine per una presa in carico integrata e individualizzata, in linea con le più recenti normative sul budget di progetto. Il benessere è declinato come accesso equo alle cure, ai servizi di salute mentale e alla medicina di prossimità. Particolare attenzione viene dedicata anche alla protezione delle persone con disabilità in contesti di emergenza e alla partecipazione dell’Italia nei programmi internazionali.
L’inclusione lavorativa è riconosciuta come strumento essenziale per l’autonomia economica e sociale, con misure orientate sia al settore pubblico che a quello privato. L’ambito dell’istruzione, dell’università e della formazione guarda invece alla piena inclusione scolastica e all’accesso agli studi superiori. Centrale è anche il tema del monitoraggio, per garantire che le azioni intraprese siano misurabili e verificabili.
Tra le azioni simbolicamente più forti vi è l’introduzione di una linea di finanziamento dedicata al contrasto della violenza contro le donne con disabilità, un segnale politico importante che riconosce l’intreccio tra genere e disabilità come questione prioritaria di diritti umani.
ECONOMIA
Minaccia di prescrizione – Lunedì si è volta l’udienza nell’ambito del processo d’appello bis sulla tragedia dell’hotel Rigopiano. Il servizio di Federica Bartoloni
Davanti alla sempre più concreta minaccia di prescrizione, si è svolta il 1 dicembre l’udienza nell’ambito del processo d’appello bis sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola che, il 18 gennaio del 2017, fu travolto da una valanga che causò la morte di 29 persone tra ospiti e dipendenti della struttura. La difesa ha chiesto la piena assoluzione per i tre dirigenti regionali accusati di gravi omissioni e carenze nell’esercizio del loro ruolo ai tempi dei fatti. Le associazioni dei familiari delle vittime urlano nuovamente il loro sdegno davanti al tentativo di ribaltamento della sentenza di Cassazione dello scorso anno che aveva stabilito l’esistenza di responsabilità di fronte ad un disastro concretamente valutato prevedibile e, di conseguenza, evitabile.





