“Qui è l’inferno“


Sono le storie raccontate clandestinamente al telefono, poi trascritte dalla Fondazione IntegrAzione, dai detenuti nordafricani rinchiusi nelle carceri libiche per aver tentato la fuga verso l’Europa. Vivono in condizioni drammatiche nei centri di detenzioni, alcuni dei quali costruiti con soldi pubblici italiani.