Bentrovati all’ascolto del GRSWEEK da Fabio Piccolino.
Quale Europa è uscita dalle ultime elezioni europee? Che direzione prenderà il Parlamento e quali saranno le politiche dei prossimi cinque anni?
Non è una risposta semplice: il voto ha disegnato un continente diviso su molti temi, ai quali gli elettori dei paesi dell’Unione hanno dato risposte diverse. I due gruppi principali, quello popolare e quello socialista, hanno perso consensi, e saranno costretti a ridimensionare il ruolo egemone che hanno avuto negli ultimi anni; i movimenti sovranisti non hanno ottenuto i risultati sperati, anche se la loro affermazione è evidente in paesi come l’Italia, mentre la coscienza ambientalista sembra essere più viva, vista la crescita dei partiti verdi.
Cambiamenti che inevitabilmente avranno delle ripercussioni sulle politiche sociali e su quelle di inclusione, nodi chiave nelle politiche europee e spesso terreno di scontro.
Come ci spiega Lorenzo Berto dei Giovani Federalisti Europei
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Uno dei temi chiave per il futuro dell’Unione Europea è quello delle migrazioni, a cui si lega la necessità di diverse misure di accoglienza, nel rispetto dei diritti umani. Elementi che, in alcuni casi, contrastano con la scelta degli elettori. Ascoltiamo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia
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L’inedita composizione del Parlamento Europeo potrebbe tuttavia dare nuova forza alle politiche di welfare. Ascoltiamo ai nostri microfoni la giornalista Barbara Scaramucci, presidente onoraria di Articolo 21.
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