Grs week 26-27 maggio/Sociale sotto sfratto: dalla Casa delle Donne a una prospettiva europea

Bentornati all’ascolto del Grs week da Giovanna Carnevale.

“La Casa siamo tutte”: con questo appello e una petizione online le attiviste della Casa Internazionale delle Donne stanno cercando di sventare il rischio chiusura dello storico spazio autogestito a Roma.

La Giunta capitolina punta a far tornare la sede nelle mani dell’amministrazione e ad aprire un bando per farne un centro di coordinamento per i servizi. Lo sfratto è dietro l’angolo, come ci racconta la portavoce della Casa Internazionale delle Donne, Maria Brighi.

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Tanta solidarietà è stata espressa in questi giorni dal mondo dell’associazionismo alla Casa di via Lungara: per Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore Lazio, va riconosciuto il valore sociale di questa e di tante altre esperienze di cittadini nella città.

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La Casa Internazionale delle Donne è solo l’ultimo delle centinaia di episodi in tutta Italia che vedono l’intervento delle istituzioni per mettere fine ad esperienze fondate sull’attivismo civico, la responsabilità e la solidarietà: dai centri Làbas e Crash di Bologna al presidio per i migranti Baobab di Roma, nel nostro Paese gli smantellamenti di queste realtà si verificano periodicamente. Se alcune amministrazioni sono più tolleranti, e altre meno, il problema alla base rimane, ed è il rapporto tra reti sociali e istituzioni che fatica a fondarsi sul dialogo. Se si finisce nell’illegalità per portare avanti risposte a problemi o esigenze sociali, è anche perché lo Stato non è in grado di garantire i servizi necessari. Così la pensa Eric Jozsef, corrispondente di Liberation a Roma, che fa un paragone con la situazione in Francia.

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