Bentornati all’ascolto del GRS week da Giovanna Carnevale.
Più che sancire la solidarietà tra i Paesi, le conclusioni del Consiglio europeo sulla questione migranti confermano l’approccio securitario e la quasi totale assenza di considerazione per i diritti umani. Si rafforzerà, oltre all’accordo dell’Unione con la Turchia (già definito disumano dall’Onu), il sostegno alla Guardia costiera libica, su cui è in corso un’indagine del Tribunale penale internazionale e pesano accuse di condotte violente e collusione con i trafficanti.
Ascoltiamo Fulvio Vassallo Paleologo, professore di diritto d’asilo all’Università di Palermo e presidente dell’Associazione diritti e frontiere. (sonoro)
In nome di maggiore sicurezza si viola il diritto internazionale e si fanno leggi discriminatorie. È il caso del decreto Minniti-Orlando, portato in Cassazione dall’Associazione studi giuridici per l’immigrazione per questioni di incostituzionalità. L’avvocato Margherita D’Andrea di Asgi. (sonoro)
Il problema, però, per i Governi, sembrano essere ancora le ong. Non basta l’assenza di qualsiasi prova di attività illecite e neanche la recente archiviazione dei casi da parte della procura di Palermo: con a bordo centinaia di migranti, le navi Aquarius e Lifeline sono state lasciate interi giorni nel Mediterraneo da un’Europa sorda non solo al diritto internazionale, ma anche ai diritti umani. Mediterraneo in cui solo quest’anno hanno perso la vita quasi mille persone.
Nelle ultime settimane, le ong hanno continuato a chiedere ai Governi soluzioni politiche che tengano conto prima di tutto del rispetto delle vite umane. Roberto Gatti, portavoce della Proactiva Open Arms. (sonoro)
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