Giulio, Patrick e i diritti negati in Egitto

 

Bentrovati all’ascolto del Grsweek da Fabio Piccolino.
Sono passati quasi cinque anni senza che sia stata fatta giustizia sulla vicenda di Giulio Regeni e senza che la verità su quanto accaduto sia emersa in maniera chiara. Una storia tornata di stretta attualità dopo che nei giorni scorsi la procura di Roma ha chiuso le indagini mettendo sotto accusa quattro membri dei servizi segreti egiziani. La scorsa settimana intanto, è stata prolungata la detenzione di Patrick Zaki, attivista egiziano e studente dell’Università di Bologna da dieci mesi in carcere.
Due vicende che hanno a che fare con la complessa questione dei diritti umani in Egitto e sul quale il Parlamento Europeo si è espresso proprio in queste ore attraverso l’approvazione di un’importante risoluzione. Ascoltiamo la scheda di Elena Fiorani.

La ricerca della verità sul rapimento, la tortura e l’assassinio di un cittadino europeo non appartiene solo alla famiglia, ma è un dovere imperativo per le istituzioni nazionali ed europee che richiede di intraprendere tutte le azioni e le conseguenze diplomatiche necessarie”. Sono le parole della risoluzione presentata al Parlamento Europeo che chiede al governo egiziano di collaborare con le indagini in corso in Italia. Il testo sollecita inoltre una forte reazione diplomatica all’arresto e alla detenzione prolungata di Patrick Zaki.
Al centro della discussione c’è poi il rapporto tra l’Egitto e l’Unione Europea, che non può continuare a rimanere indifferente alla costante violazione dei diritti umani.

“La popolazione egiziana è oggetto di una repressione senza precedenti e la realtà continua a peggiorare ogni giorno in termini di diritti dell’uomo”, ha dichiarato l’europarlamentare belga Marie Arena durante la discussione in aula. Ascoltiamo il commento della giornalista Antonella Napoli, direttrice di Focus on Africa

[sonoro Antonella Napoli]

Le persone giustiziate dal governo del Cairo nel 2020 sono almeno 110, di cui 66 soltanto negli ultimi due mesi. La Ong americana Committee for Justice ha calcolato che da quando Abdel Fatah al-Sisi ha preso il potere nel 2013, sono state 1.058 le persone morte in carcere per torture, maltrattamenti, cure mediche negate. Una situazione di allarme costante, come ci spiegano ancora Antonella Napoli e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia

[sonoro Antonella Napoli]

[sonoro Riccardo Noury]

I casi di Giulio Regeni e di Patrick Zaki meritano giustizia e provvedimenti che facciano in modo che questa spirale di violenza e sopraffazione venga interrotta.

Ascoltiamo ancora Riccardo Noury

[sonoro Riccardo Noury]

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