Bentrovati all’ascolto del Grs Week. In studio Fabio Piccolino.
L’annuncio degli Stati Uniti di essere favorevoli alla sospensione dei brevetti per i vaccini anti-Covid è stata una presa di posizione forte e inaspettata. Oltre a segnare un altro elemento di discontinuità con il passato, questa scelta va nella direzione di un approccio diverso alla salute globale: la pandemia di Coronavirus riguarda tutto il mondo ed è per questo necessario fare in modo che l’accesso alle cure sia equo e universale.
È quello che da molto tempo dicono numerose organizzazioni anche in Europa: la campagna Right2cure-No profit on pandemic, il C20, il gruppo di coordinamento della società civile, i numerosi appelli che ci sono stati in questi mesi.
Ascoltiamo Silvia Stilli, portavoce di AOI
La scelta degli Stati Uniti apre nuovi scenari, che oltre all’aspetto sociale e sanitario, coinvolgono anche gli equilibri geo-politici nel mondo. Come ci spiega il giornalista Martino Mazzonis
Sebbene il problema sia molto complesso, il tema di fondo rimane indissolubilmente legato a quello delle disuguaglianze nell’accesso alle cure: si stima infatti che tre quarti delle dosi di vaccino somministrate finora siano andate ai Paesi più ricchi e che solo il 2% abbia riguardato il continente africano.
Uscire dalla pandemia significa dare a tutti la possibilità di potersi vaccinare.
Ai nostri microfoni Guglielmo Micucci, direttore di Amref Italia
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