Audio
Edizione del 27/06/2016
Grs week 25-26 giugno: Città da ri-generare
Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo
All’indomani del voto per le comunali restano aperte tutte le questioni sociali ed economiche legate alle città. A interrogarsi sul futuro dei grandi centri urbani è Legacoopsociali: Ri-genereare è il titolo della II edizione della Summer School di Orvieto dal 23 al 25 giugno. Docenti, esperti e cooperatori si confrontano sullo sviluppo locale, sulla crisi e sul welfare partendo dai dati e dai numeri indispensabili: ad aprire la due giorni, infatti, è stato il Rapporto “Sbilanciamo le città” a cura della Campagna Sbilanciamoci. Ascoltiamo uno dei curatori Duccio Zola:
(sonoro)
A dare un quadro più complessivo sullo sviluppo della crisi tra gli anni ’80, ’90 e i nostri giorni è stato Mario Pianta, docente all’Università di Urbino. All’interno delle città si sta consumando il fenomeno che vede la povertà come una conseguenza: l’aumento costante delle disuguaglianze. Ascoltiamo un passaggio dell’intervento di Pianta.
(sonoro)
In questo contesto quale sarà il ruolo della cooperazione sociale? Secondo la presidente Paola Menetti intervenuta nei saluti iniziali se imprese sociali ovviamente hanno bisogno di risorse sono necessarie anche le idee. E la cooperazione sociale prova a mettere insieme un quadro di pensiero a partire da questi appuntamenti. Ascoltiamo Andrea Bernardoni, responsabile Area ricerche Legacoopsociali:
(sonoro)
E con questo è tutto. Notizie e approfondimenti sul sociale su www.giornaleradiosociale.it
Edizione del 24/06/2016
Edizione del 23/06/2016
Edizione del 22/06/2016
Edizione del 21/06/2016
Edizione del 20/06/2016
GRSWEEK – 18-19 giugno 2016 – Non è un paese per donne
L’ultima si chiamava Angelina, 56 anni insegnante di scuola media del casertano. Insieme a lei, un elenco drammatico di donne, 60 dall’inizio dell’anno, sono state uccise dagli uomini della loro vita; per la maggior parte dei casi infatti si tratta di mariti, compagni fidanzati, figli. Ma non c’è solo il femminicidio. Secondo i dati dell’Istat al 2015 oltre sei milioni di donne italiane hanno subito violenza fisica o sessuale. Un fenomeno diffuso e trasversale, connesso a condizioni di vita sempre peggiori per le donne italiane di ogni età e classe sociale. Ascoltiamo la scheda di Giuseppe Manzo.
[sonoro]
Per combattere il fenomeno sul campo, sono fondamentali i Centri Antiviolenza, strutture, che offrono supporto legale e psicologico, rispondono ai casi di emergenza, collaborano con le forze dell’ordine e i servizi sociali, organizzano attività di promozione culturale. E con le case rifugio, danno anche ospitalità alle donne in pericolo che non possono più tornare a casa. Nonostante la legge anti femminicidio del 2013 abbia stanziato 12 milioni di euro le strutture sono spesso allo stremo per mancanza di fondi, come spiega ai nostri microfoni Lella Palladino di Di.Re la rete di 75 centri antiviolenza sparsi in tutta Italia
[sonoro]
Il femminicidio non ha a che fare solo con le donne ma con il grado di libertà e di civiltà di un paese. Ed è compito della politica e della cultura creare un’alternativa, promuovendo l’utilizzo di un linguaggio corretto anche nel racconto attraverso i media come ci spiega la giornalista Silvia Garambois
[sonoro]
Ma se l’aspetto culturale il linguaggio il rispetto delle differenze è fondamentale per .Come per il reato di omicidio stradale, che è un’aggravante dell’omicidio colposo o come le aggravanti per l’omicidio a sfondo razziale, che è un omicidio di genere, chiediamo un’aggravante per il reato di Femminicidio, che è sempre un omicidio di genere e che ha numeri di una vera e propria strage, rientrando nei casi di allarme sociale.