Accoglienza, il caso dello sgombero di Palermo: i ghetti dove operano le Ong


 

[Info: Queste sono le esplosioni che hanno anticipato poi il bombardamento israeliano sulla chiesta della Sacra Famiglia a Gaza dove sono morte due persone e altri sono rimasti feriti tra cui padre Daniel Romanelli.  Questa è Ad Alta Velocità oggi 18 luglio 2025: nello stesso giorno del 1925 Adolf Hitler pubblica il suo personale manifesto ideologico: il Mein Kampf. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di accoglienza. Lo scorso 10 luglio a Palermo, le Forze dell’ordine hanno sgomberato il piccolo insediamento informale in Piazza della Kalsa. L’insediamento era abitato da persone in condizioni di grave marginalità, per lo più straniere, senza fissa dimora, con vissuti traumatici a cui INTERSOS, da più di un anno, ogni settimana, offre assistenza socio-sanitaria continuativa.

Il motivo dello sgombero secondo quanto riferito dagli agenti è per “ripulire” la città per i festeggiamenti di Santa Rosalia.  Gli effetti personali sono stati rimossi come rifiuti, le persone, spaventate e confuse, si sono disperse nelle aree limitrofe. Nessun preavviso, nessuna alternativa dignitosa.  I dormitori offerti restano soluzioni temporanee, insufficienti a rispondere a bisogni complessi.  Secondo Intersos “ancora una volta, assistiamo a una gestione della marginalità centrata sul “decoro” e sull’emergenza, che rende sempre più invisibili i più fragili nel momento in cui la città si prepara a celebrare una festività”. Ascoltiamo le voci di Intersos.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale