Ad alta velocità: lavoro e salute non si barattano – 11/11/2019


 

Sotto i nuvoloni grigi di novembre il treno parte puntuale. La puntualità del lunedì tra le facce assonnate e annoiate di chi con tuta o zainetto pronte sfangare una nuova settimana. Studenti e lavoratori si muovono sulle rotaie delle metropolitane e delle ferrovie, lente o veloci, e ci raccontano la dignità di chi vive di lavoro che non può essere un ricatto.

Lo sanno bene gli operai dell’Ilva di Taranto dove un’altra impresa è pronta scappare via. La salute non è merce di scambio per un salario, anche nel deserto industriale del Mezzogiorno abbandonato e depredato da un ventennio di federalismo a senso unico. Lo sanno i bambini del quartiere Tamburi, quelli ammalati e quelli che non ci sono più.

Il lavoro è dignità, non è può essere un ricatto. Si annunciano ritardi a termini, i pendolari aspettano. E aspetta un Paese che non ce la fa più a subire il ricatto: la salute non si baratta con il lavoro.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale