Allo scoppio dell’emergenza sanitaria la condizione economica delle famiglie italiane era estremamente diversificata, con poco più del 40% degli italiani in condizioni di povertà finanziaria, senza risparmi accumulati sufficienti per vivere, in assenza di reddito o altre entrate, sopra la soglia di povertà relativa per oltre tre mesi. Lo spiega il Rapporto DisuguItalia di Oxfam.
La crisi viene da lontano e ben prima della pandemia. Circa 10 milioni di cittadini più poveri, con un valore medio del risparmio non superiore a 400 euro, non avevano nessun cuscinetto finanziario per resistere autonomamente allo shock pandemico. Secondo la Banca d’Italia, durante il primo lockdown metà delle famiglie italiane dichiarava di aver subito una contrazione del proprio reddito ed il 15% di aver visto dimezzarsi le proprie entrate.
A fine estate nel 20% delle famiglie con figli minori di 14 anni uno o tutti e due i genitori aveva ridotto l’orario lavorativo o rinunciato al lavoro per accudirli. Mentre il 30% dichiarava di non disporre di risorse sufficienti per far fronte a spese essenziali nemmeno per un mese, in assenza di altre entrate.
Il virus delle disuguaglianze è cominciato molto prima del Covid.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale