Clima: l’allarme per i ghiacciai ci racconta che bisogna intervenire subito


 

[Questo è il momento in cui Papa Francesco riappare in pubblico e ringrazia i fedeli: Bergoglio si è ripreso dalla polmonite che aveva messo in ansia tutto il mondo nell’ultimo mese. Questa è Ad Alta Velocità oggi 24 marzo 2025: nello stesso giorno del 1980 l’arcivescovo di El Salvador Oscar Romero viene ucciso mentre celebra una messa. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di clima. In occasione della giornata dei ghiacciai il Centro nazionale della ricerca scientifica ha diffuso il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2025.  Molti ghiacciai in tante parti del mondo non sopravvivranno al XXI secolo, e ciò avrà conseguenze non solo per i loro ecosistemi, ma anche per i milioni di persone che da essi dipendono per l’approvvigionamento di acqua.

Il Servizio di monitoraggio mondiale dei ghiacciai (Wgms) stima, infatti, che dal 1975 i ghiacciai abbiano perso oltre 9mila miliardi di tonnellate, pari a un blocco di ghiaccio delle dimensioni della Germania con uno spessore di 25 metri. Secondo Federico Spadini di Greenpeace Italia “il governo italiano deve fissare obiettivi di riduzione delle emissioni ambiziosi e abbandonare al più presto lo sfruttamento di petrolio, gas e carbone, puntando su fonti rinnovabili ed efficienza energetica”. Ascoltiamo il climatologo del Cnrs Angelo Faranda.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale