Seppure limitate nel tempo e ristrette a un sottoinsieme di settori di attività economica, le misure anti-contagio sono in grado di generare uno shock rilevante e diffuso sull’intero sistema produttivo. Lo dice l’Istat . Ma alcuni numeri più precisi si affacciano dopo il decreto che stanzia 400 miliardi per le imprese.
“L’ economia italiana inchioda e occorreranno 2 anni prima di poter ritornare ai livelli di Pil e di crescita stimata fino allo scorso gennaio ” secondo il Focus Censis/Confcooperative “Lo shock epocale: imprese e lavoro alla prova della ‘lockdown economy” che analizza lo stato dell’ economia considerando una chiusura delle atti. Sul fronte lavoro, invece, “Possibili 420mila occupati in meno nel 2020”. È quanto emerge dall’aggiornamento realizzato a marzo da Unioncamere del modello di previsione dei fabbisogni occupazionali delle imprese private vità fino a maggio 2020, con un ritorno alla normalità entro i due mesi successivi.
E non finisce qui. Da Sos Impresa è arrivato l’allarme sul rischio che i miliardi stanziati possano finire nelle mani sbagliate: le mafie e le loro imprese criminali sono pronte ad accaparrarsi questa nuova fetta di denaro pubblico.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale