Covid-19 e Fase 2: quando la mascherina è un problema di salute


 

La fase 2, il dibattito è aperto. Da una parte lo scontro sul piano economico, dall’altra i dispositivi e le restrizioni di sicurezza per la salute. Eppure c’è chi, per motivi legati al proprio benessere, indossare una mascherina o tenere il distanziamento sociale rappresenta un problema.

“Per alcune persone più compromesse dal punto di vista sensoriale o comportamentale, può essere molto complicato e in alcuni casi impossibile l’utilizzo di guanti e mascherine anche per un tempo limitato”, dice Anfass.

E poi ci sono i ragazzi con autismo: “In molte residenze per autismo gli operatori stanno facendo un avvicinamento ai guanti e alle mascherine per fare in modo che i ragazzi si abituino e non prendano soprattutto i guanti in lattice come un gioco o un passatempo legato soprattutto all’aspetto sensoriale”.

Poi ci sono gli anziani con demenza, come spiega la Federazione Alzheimer: “le persone con demenza possono rifiutare l’aiuto degli operatori o familiari che indossano i dispositivi di protezione per il semplice fatto che non li riconoscono”. Insomma, ci sono forme di protezione che non danno sicurezza a persone più fragili o con diversità intellettiva e comportamentale: come nella prima anche nella Fase 2 nessuno deve restare escluso.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale