[Intro: Questa è la notizia del terremoto in Afghanistan di magnitudo 6.0 al confine con il Pakistan: ha fatto il giro del mondo di fronte a un bilancio spaventoso di morti e feriti. Questa è Ad Alta Velocità oggi 2 settembre 2025: nello stesso giorno del 1990 entra in vigore la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di lavoro e guerra. Negli ultimi mesi lavoratori e lavoratrici di vari settori stanno prendendo posizione sulla questione di Gaza. Dagli operatori sanitari ai lavoratori portuali fino alle associazioni e i sindacati che chiamano alla mobilitazione. Oggi prende il via la Carovana della Pace delle ACLI, iniziativa itinerante che attraverserà l’Italia da Sud a Nord per concludersi il 15 dicembre a Strasburgo, davanti al Parlamento europeo, con la consegna di un appello alle istituzioni comunitarie. L’obiettivo è portare in scuole, fabbriche, cooperative, cantieri, università, ospedali, teatri e campi agricoli un messaggio concreto di pace, giustizia sociale e disarmo, a partire dal lavoro.
La Carovana intende denunciare la logica tossica secondo cui “la guerra fa bene all’economia”, riaffermando che la vera crescita, pur più lenta, è quella generata da un’economia di pace, equa e inclusiva. Intanto il 6 settembre la Cgil scenderà in piazza per Gaza e vede l’adesione di tante associazioni tra cui Auser. E a proposito del rapporto tra lavoro e guerra è diventato virale sui social l’intervento del camallo Riccardo Rudino dal palco della manifestazione di sabato scorso a Genova. Ascoltiamolo.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale