[Questa è la voce del parroco palestinese che a Santa Maria Maggiore insieme ad altri fedeli ha accolto il feretro di Papa Francesco con una grande bandiera della Palestina per cui Bergoglio non ha mai smesso di occuparsi. Questa è Ad Alta Velocità oggi 28 aprile 2025: nello stesso giorno del 1945 Benito Mussolini e la sua compagna Clara Petacci, catturati a Dongo mentre tentavano di espatriare in Svizzera sotto mentite spoglie, vengono fucilati dai partigiani. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo del futuro della Chiesa dopo Papa Francesco. Dopo i funerali di sabato 26 aprile l’attesa ora per i cattolici e non di tutto il mondo è per il conclave. I 135 cardinali si riuniranno nei prossimi giorni per scegliere il nuovo Pontefice. La domanda più ricorrente è chi riuscirà a raccogliere l’eredità non solo spirituale ma anche sociale e in qualche modo politica di Bergoglio. Una delle immagini più significative per capire l’azione riformatrice di Papa Francesco è nella sua amica personale Suor Geneviève Jeanningros che vive tra giostrai e ultimi a Ostia: nota anche per aver più volte organizzato incontri tra Papa Francesco e persone trans e omosessuali.
E a Santa Maria Maggiore sono stati proprio poveri, senza fissa dimora, detenuti, persone transgender, migranti a dare l’ultimo saluto a un pastore che ha messo al centro chi in questa società viene reputato uno scarto dal sistema economico e sociale. Ascoltiamo padre Alberto Maggi, teologo e biblista, fondatore del Centro studi biblici “Giovanni Vannucci”.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale