Due anni dopo bisogna fare i conti con la “psicopandemia”


 

In questi due anni ci siamo occupati spesso delle conseguenze della pandemia sulla salute mentale. Tante volte sono arrivati allarmi per le chiusure e per lo stato di incertezza e ansie, oltre alla precarietà materiale, dovuto all’emergenza.

Proprio ieri parlavamo della “coreografia della violenza” coniata dallo psicoterapeuta Charmet sui casi di risse organizzate da giovanissimi in alcuni città.

Oggi un nuovo termine su cui riflettere è la “psicopandemia” con cui il presidente dell’Ordine degli psicologi David Lazzari snocciola i numeri di questa crisi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale