Fase 2 e lo strano caso del Gioco d’azzardo come attività essenziale


 

La Fase 2 è davvero il regno dei rebus, tutto e il contrario di tutto e alcune attività si scoprono essere “essenziali”.

Dal 27 aprile è di nuovo possibile puntare sulle lotterie vietate il 30 marzo, “10&Lotto”, “Millionday” e “Winforlife” “Winforlife vincicasa” e “le scommesse su eventi sportivi e non sportivi, ivi compresi quelli simulati”, “mantenendo in ogni caso l’obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori”.

Ma chi controlla che non ci siano assembramenti tra le persone che attendono le estrazioni da remoto. La Campagna “Mettiamoci in gioco” oltre a ribadire che “il gioco d’azzardo è tutt’altro che un’attività essenziale” sottolinea come “molte delle persone che frequentano le sale giochi hanno un’età avanzata e, dunque, sono particolarmente esposte ai rischi collegati alla diffusione del Covid-19”.

E invita l’Agenzia delle dogane e dei monopoli a “chiarire quali siano le linee guida che gli esercenti dovranno seguire per assicurare il distanziamento sociale e tutti gli accorgimenti necessari per limitare la diffusione del contagio”.

È il caso di dire che lo Stato gioca d’azzardo per andare all’incasso: contraddizioni e vizi di questo lockdown.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale