[Apertura: Queste sono le voci durante lo sgombero del carcere femminile di Pozzuoli evacuato dopo lo sciame sismico di questi giorni: le detenute sono state messe in sicurezza. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 22 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di hate speech, le parole d’odio. Asia, una 14enne di Sala Consilina, nel Salernitano, colpita da un tumore al rene, da tempo racconta la sua battaglia attraverso il web. Ma, per la ragazza, in cura all’ospedale Santobono Pausilipon di Napoli, la rete si è trasformata in un luogo di insulti e di commenti cattivi tanto da farle arrivare un messaggio di incoraggiamento del presidente Sergio Mattarella.
Swg e Valore D, in un’indagine hanno rilevato il rapporto tra gli italiani e il linguaggio e, in particolare, la sua capacità di essere o meno inclusivo. La maggioranza degli italiani (56%) ha consapevolezza del fatto che il linguaggio è uno strumento capace di includere o ferire, ma per quasi il 10% dei casi la gestione del linguaggio è fonte di problemi e fraintendimenti. A quasi la metà degli intervistati è capitato di sentirsi incompreso/a al punto di avere effetti negativi sulla propria autostima. Questo vale soprattutto per giovani e donne. Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale