I “nasi rossi” e l’importanza della terapia del sorriso per i pazienti pediatrici


 

Questa è la voce di un operatore della Ong Sea Watch international: denuncia come  i centri europei di coordinamento dei soccorsi non coordinano più le emergenze in mare e ordinano alle navi mercantili di non soccorrere . Questa è Ad Alta Velocità, oggi 14 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo della terapia del sorriso. Aumento delle difese immunitarie, riduzione dei tempi di degenza e innalzamento della soglia del dolore. Sono solo alcuni dei benefici effetti rilevati nei pazienti che negli ospedali pediatrici incontrano i “Nasi Rossi” della Fondazione Dottor Sorriso, che da quasi 30 anni opera, in stretta collaborazione con il personale medico, all’interno delle strutture sanitarie e degli istituti per disabilità per rendere più serena e meno traumatica la degenza dei piccoli pazienti.

La Fondazione Dottor Sorriso è attualmente presente in 33 reparti pediatrici di 21 strutture ospedaliere, in un hospice pediatrico e in cinque istituti per disabilità distribuiti in 12 province italiane e ogni anno sostiene, tra bambini e familiari, oltre 100mila persone.  La Terapia del sorriso, infatti, oltre ad aiutare i piccoli pazienti, ha effetti positivi anche su tutti gli altri protagonisti del percorso di cura di un bimbo: dal personale medico e paramedico ai parenti e amici del paziente, che esercitano anche una grande influenza sul piccolo e sull’ambiente che lo circonda. Ascoltiamo la direttrice della Fondazione Cristina Bianchi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale