Guardinghi si aggirano tra stazioni, treni e metro. Spuntano più mascherine che sciarpe nei giorni della massima attenzione sul coronavirus. Ma è giustificato questo allarmismo?
Secondo esperti internazionali come Antonio Giordano dello Sbarro Institute di Filadelfia che parla di informazioni ancora confusee frammentarie sul virus. O come Susanna Esposito presidente dell’associazione mondiale per le malattie infettive che dice: “la normale influenza di stagione ha fatto più morti, 8mila solo in Italia”.
Intanto dalla Francia parte la campagna “Sono cinese non sono un virus”: denuncia di coloro che, da quando è scoppiata l’epidemia di coronavirus, dichiarano di subire episodi di razzismo e intolleranza.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale