Il Paese bloccato dall’emergenza: a rischio i più deboli, il grido della scienza


 

Quando su un display vedi 200 minuti di ritardo e che la linea è spaccata a metà per controlli sanitari in una stazione, capisci che la situazione è sul punto di non ritorno dell’emergenza. Le voci autorevoli del mondo scientifico cadono nel vuoto.

Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute dI Filadelfia, sulla pagina de La Voce di New York ha spiegato come il panico sia ingiustificato: il tasso di mortalità è fermo al 2%, se pensiamo al virus Ebola che in Congo ha il 50%. Infatti le 7 vittime erano 70enni e 80enni con gravi patologie il panico collettivo non si arresta.

Questa situazione mette a rischio l sicurezza delle fasce più deboli. I detenuti nelle carceri e i senza dimora nei dormitori o nelle mense. È un sistema Paese che si è bloccato come freccia rossa fermo 3 ore a Casal Pusterlengo.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale