In Italia la prima (di altre) “Casa del sorriso” per i bambini vittime di violenze


 

Le grida dei manifestanti a Bukan, nell’Iran occidentale: i ribelli hanno preso il controllo dell’edificio municipale.

Oggi parliamo ancora di infanzia come nei giorni scorsi abbiamo approfondito alcune questioni in vista della Giornata mondiale del 20 novembre.  Fondazione CESVI ha inaugurato anche in Italia le Case del Sorriso, spazi per la tutela dell’infanzia contro maltrattamenti e violenze operativi da anni in Brasile, ad Haiti, in India, Sudafrica, Perù e Zimbabwe.

La prima struttura italiana è stata inaugurata a Bari ed è dedicata alla prevenzione e al contrasto di trascuratezza, povertà e maltrattamento infantile. Rientra nel Programma internazionale per l’infanzia di Fondazione CESVI, che prevede l’attivazione di cinque Case del Sorriso sul territorio italiano: altre due saranno a Milano, una a Napoli e un’altra a Siracusa. Nei primi sei mesi del 2022, l’organizzazione ha sostenuto 1.303 beneficiarie e beneficiari, accompagnando 291 madri e padri in percorsi di genitorialità.

La Puglia, secondo l’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia curato da CESVI, è tra le Regioni dove il rischio è maggiore. Occupa infatti la 17esima posizione dell’Indice, mentre la Campania risulta la più esposta al rischio maltrattamento (20° posizione) e la Sicilia è penultima (19°). Di tutte è rilevata la “elevata criticità”, con una situazione territoriale difficile sia per i fattori di rischio sia per l’offerta di servizi.

La Lombardia è invece il fanalino di coda del Nord Italia ed è la Regione che registra i peggioramenti più significativi rispetto alla precedente edizione dell’Indice. Ascoltiamo ora Lelyn Albani e Roberto Vignola di Fondazione Cesvi.

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