[Apertura: Questa è la voce della piazza al termine del corteo No Ponte a Villa San Giovanni: i cittadini e i movimenti ambientalisti continuano a opporsi al mega progetto voluto dal governo. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 20 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di diritti civili e discriminazione delle persone Lgbt. In occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia un report di Arcigay offre un quadro molto preoccupato sul fronte dell’odio non solo on line. Dal 17 maggio 2023 a oggi, gli organi di informazione hanno riportato 149 casi di violenze o discriminazioni generate dall’odio verso le persone lgbtqi+. In 3 casi l’odio è diventato omicidio, due vittime sono persone transgender, la terza un uomo gay. In un caso, tra quelli noti, l’odio è scaturito in un suicidio: a Palermo, la vittima era un ragazzino di soli 13 anni.
Secondo il segretario generale Arcigay Gabriele Piazzoni – il report restituisce un racconto terribile dell’odio nel nostro Paese: nelle nostre famiglie, nelle nostre scuole, nei nostri luoghi di lavoro, nei bar, nei ristoranti, nelle palestre, nei parchi, nei mass media, nelle istituzioni”. “Sempre di più – prosegue Piazzoni – questi crimini sono facilmente raggruppabili in veri e propri format come se le persone lgbtqi+ fossero diventate bersaglio di una grande caccia globale”. Intanto sabato scorso a Roma si è svolta una manifestazione del movimento trans, intersex e persone non binarie. Ascoltiamo alcune delle loro voci.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale