Queste sono le parole di Angelina Mango dal palco del pride di Milano sabato scorso: migliaia in piazza in sette città con la rabbia per la decisione della Procura di Padove di impugnare 33 atti di nascita di figli e figlie con due mamme. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 26 giugno 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.
Oggi parliamo ancora di violenza e criminalità minorile. C’è un fenomeno ormai radicato in tutto il Paese dove gli adolescenti sono protagonisti di azioni criminose, spesso dettate da futili motivi.
Questa è in parte la conseguenza di due anni di pandemia tra lockdown, zone rosse e isolamenti ma anche un processo che viene da lontano e vede indebolite in maniera strutturale le due principali istituzioni educative: la famiglia e la scuola. Se la prima concepita ancora con i canoni novecenteschi è in una crisi irreversibile la seconda ha pochissimi strumenti per poter leggere i metodi da accompagnare alla crescita di generazioni digitali.
L’ultimo gravissimo episodio è accaduto a Pomigliano d’Arco dove due 16enni sono stati fermati per aver ucciso di botte un clochard ghanese Frederick Akwasi Adofo, conosciuto e accolto dalla comunità che ha reagito con una fiaccolata dopo il brutale pestaggio. Ascoltiamo Giancarlo Posteraro, presidente del tribunale dei minori di Napoli.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale