La dimensione politica del Terzo settore che vuole rompere il “muro delle disuguaglianze”


 

[Intro: Questo è il boato che ha accompagnato la vittoria di Jannick Sinner agli Atp di Torino: ancora una volta il tennista italiano ha risposto sul campo con classe e serietà alle troppe polemiche sulla sua assenza in Coppa Davis. Questa è Ad Alta Velocità oggi 18 novembre 2025: nello stesso giorno del 2013 in Sardegna, ma anche in Calabria e in Salento, si scatena il Ciclone Cleopatra, che causa 18 morti e un disperso.. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di disuguaglianze e dimensione politica del terzo settore. Sono i temi affrontati a Vico Equense nella tre giorni del seminario interregionale di Fqts – il progetto Formazione Quadri Terzo settore promosso da Forum nazionale terzo settore e Csvnet con la collaborazione di Fondazione Con Il Sud. Nella plenaria del secondo giorno sabato 15 novembre il baricentro della vulnerabilità sociale ha avuto diverse declinazioni nel confronto tra la platea di operatori sociali e volontari con i docenti universitari e gli esperti che si sono alternativi.

Dalle discriminazioni di genere con il gender gap si è passati al tema della progressiva privatizzazione o limitazione degli spazi pubblici, materiali e immateriali che rappresenta un’altra vulnerabilità universale. Infine di fronte a vecchie e nuove forme di esclusione si è messo al centro il ruolo del Terzo Settore che richiama alla responsabilità di “restare umani”: riconoscere le disuguaglianze, dare voce a chi subisce diritti negati e tradurre la solidarietà in azione concreta. Ascoltiamo il professore Andrea Volterrani dell’Università Roma Tor Vergata e Noemi Ciarniello della Luiss Guido Carli.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale