Questo è il momento in cui a Bologna alla manifestazione 10mila stivali viene scaricato il fango davanti la sede della Regione Emilia Romagna per contestare la gestione dell’alluvione. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 19 giugno 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.
Oggi parliamo di migranti e di una delle peggiori tragedie avvenute nel Mediterraneo. Sul peschereccio partito dal porto di Tobruk, in Libia, e naufragato vicino alle coste del Peloponneso, a Pylos, in Grecia, c’erano tra le 700 e le 750 persone. Lo hanno raccontato i sopravvissuti, unici testimoni della strage. Sono solo 79 finora i corpi recuperati senza vita, 104 i superstiti. Secondo le prime informazioni a bordo c’erano almeno 40 bambini, alcuni testimoni parlano di 100. Molti di loro, insieme alle donne, erano stipati nella stiva della nave.
“Lutto universale per i morti in mare”: così le Ong del soccorso in mare listano a lutto i loro profili social per ricordare le vittime del naufragio avvenuto pochi giorni fa a poche miglia dalla Grecia. Ad aderire all’iniziativa, Sea-Watch, Open Arms, Medici Senza Frontiere, Emergency, Mediterranea Saving Humans, ResQ, Sos Mediterranee.
In una nota congiunta le ong motivano così l’iniziativa: “La tragedia avvenuta pochi giorni fa a poche miglia dalla Grecia è una delle più gravi della storia recente delle migrazioni. Per noi questi sono giorni di #luttouniversale. Mettiamo a lutto i nostri profili e vi invitiamo a fare lo stesso. Lo facciamo per chiedere una missione europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. Per fermare le morti sulla frontiera più letale del mondo”. Ascoltiamo Duccio Staderini, capomissione di Medici senza frontiere in Grecia, in una sua testimonianza di sabato scorso.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale