Un anno dopo ecco lo stesso scenario. Per effetto del nuovo Dpcm, oltre 6 milioni di studenti potrebbero tornare a seguire le lezioni da casa, il doppio di oggi.
Non si verificava dal lockdown del 2020 una chiusura così massiva. In 14 Regioni su 20 potrebbero essere chiuse tutte le scuole.
È stato un dibattito infinito quello sulle lezioni in sicurezza con mesi persi tra banchi a rotelle e rotelle celebrali fuori posto di amministratori e politici ad ogni livello. Perché ciò che continua a non funzionare avviene fuori dalle scuole.
Lo dice anche l’Anci, l’associazione dei comuni italiani, con il suo presidente Antonio Decaro: “Scuole chiuse ma movida libera – spiega il sindaco di Bari – Il nuovo Dpcm sembra dire esattamente questo. Con una mano si chiudono le scuole e con l’altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi. Se si consente l’asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti. Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all’attuale. Anche oggi le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza”.
La salute è la prima cosa, come diceva il grande Massimo Troisi, ma un’intera generazione senza scuola non se la passa molto bene e un giorno il Paese ne farà i conti.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale