Le mani sulle imprese e colpi di pistola: le mafie al tempo del Coronavirus


 

Era più di un timore, era una previsione annunciata. Le mafie ci sono, vogliono invadere l’economia con i loro soldi dentro l’emergenza e continuano a sparare. A Napoli sotto i colpi di una stesa nel quartiere Ponticelli è finita anche l’auto del referente campano di Libera, Fabio Giuliani che ha ricevuto una catena di solidarietà.

Di fronte a questa emergenza che sta diventando sociale i quartieri dei rioni ad alto controllo criminale rischiano di diventare un bacino di manodopera per i clan. Dalla strada all’economia le organizzazioni criminali si stanno preparando a mettere le mani sui fondi pubblici.

Lo denuncia Sos Impresa – Rete per la legalità: “I soldi di cui dispongono le consorterie mafiose in tutta Italia – si legge in una nota – rischiano di arrivare prima dello Stato e rendere, oltre che tardivo ed inutile, addirittura dannoso un successivo intervento pubblico a sostegno di queste imprese nel frattempo diventate imprese mafiose o pesantemente infiltrate dalle organizzazioni mafiose”. Bisogna intervenire e farlo subito. Per le imprese sane e per le fasce popolari, soprattutto al Sud che reclama reddito e welfare.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale