Legge di Bilancio: nella bozza del governo si fa poco o nulla contro la povertà


 

[Intro: Queste sono le voci di lavoratori e lavoratrici che sabato scorso in 200mila hanno invaso Roma per la manifestazione nazionale indetta dalla Cgil su salari, istruzione, ambiente e diritti. Questa è Ad Alta Velocità oggi 28 ottobre 2025: nello stesso giorno del 1995 a Baku in Azerbaigian un incendio nella metropolitana locale uccide più di trecento persone. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di povertà e Legge di Bilancio. Quali sono le misure previste nella bozza del governo? Secondo l’Alleanza contro la povertà ci sono alcune buone notizie come il rifinanziamento della Social card con altri 500 milioni di euro e la proposta di escludere il valore catastale della prima casa dal calcolo dell’ISEE. Però poi si riducono le risorse per l’assunzione dei beneficiari dell’Assegno di inclusione: da un lato aumentano le risorse per finanziare l’Adi, dall’altro diminuiscono quelle destinate agli incentivi per l’assunzione di beneficiari dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro.

In altre parole, il governo decide, a seguito di monitoraggio, di risparmiare sul reinserimento lavorativo e sociale, che evidentemente non ha funzionato (e anche questo Alleanza contro la povertà l’ha detto e ripetuto). Anziché ottimizzarlo e renderlo più efficace, si decide di depotenziarlo, togliendo risorse. Ascoltiamo il portavoce dell’Alleanza contro la povertà Antonio Russo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale