Migranti: picchiati, puniti e respinti ai confini dell’Unione europea


 

[foto di copertina di Federica Mameli]

La canzone nel video pubblicato sui social di una coppia iraniana di ventenni che ballavano per strada, vicino alla Torre Azadi di Teheran: sono stati condannati a 10 anni di detenzione.

Oggi parliamo di migrazioni e più precisamente di respingimenti ai confini. Questa volta non ci riferiamo al Mediterraneo e alle navi Ong ma anche a quello che accade sulla terraferma dei confini europei.

Secondo il Rapporto  “Picchiati, puniti e respinti”, pubblicato dal network Protecting Rights at Borders (PRAB) a molte delle vittime respinte “non è stato semplicemente impedito di attraversare il confine, ma sono state accolte nell’Ue con la negazione dell’accesso alle procedure di asilo, l’arresto o la detenzione arbitraria, l’abuso fisico o il maltrattamento, il furto o la distruzione di beni”. In particolare chi viene da Afghanistan, Siria e Pakistan ha riferito di essere stato più spesso vittima di respingimenti.

Inoltre si sottolinea che  nel 12% degli incidenti registrati sono stati coinvolti bambini. Dati che secondo i ricercatori “sono purtroppo solo la punta dell’iceberg”. Ascoltiamo su questo dossier la giornalista di Redattore Sociale Eleonora Camilli.

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