[Apertura: Queste sono le parole di una donna che al Salone del libro di Torino ha contesta la sorella di Giulia Cecchetin al grido “vade retro satana”: su aborto e diritti delle donne c’è un’offensiva integralista nel nostro Paese. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 13 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo della situazione a Gaza. “Ho lavorato su emergenze umanitarie su larga scala per la maggior parte degli ultimi 30 anni e non sono mai stato coinvolto in una situazione così devastante, complessa o imprevedibile come questa. Quando sono arrivato a Gaza a metà novembre, sono rimasto scioccato dalla gravità dell’impatto di questo conflitto sui bambini e, impossibilmente, da allora la situazione ha continuato a peggiorare”. Queste sono le parole del Coordinatore Senior dell’UNICEF per le emergenze nella Striscia di Gaza, Hamish Young.
Gli ultimi ordini di evacuazione emessi dal governo di Israele, legati alle operazioni militari a Rafah, hanno provocato l’ennesimo sfollamento forzato di migliaia di persone. Se il valico di Rafah rimarrà chiuso presto non ci sarà più acqua, cibo e carburante all’interno della Striscia. Migliaia di persone potrebbero morire di fame e di sete.
Oxfam chiede garanzie concrete e misure attuabili per facilitare la circolazione sicura dei carichi umanitari, attraverso tutte le vie, nella Striscia di Gaza e al suo interne. Si rivolge alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro degli affari esteri Antonio Tajani e tutto il governo italiano facciano pressione ad Israele per garantire l’ingresso degli aiuti e per un cessate il fuoco. Ascoltiamo Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale