Questa volta la parola sprezzante non è arrivata dagli spalti perché lo stadio era vuoto.
Questa volta la parola “negro” è stata pronunciata da un arbitro, il quarto uomo rumeno Sebastian Colţescu. È accaduto ieri a Parigi durante la partita di Champions tra Paris Saint Germain e i la squadra turca Basaksehir.
“Perchè mi chiami negro? Perchè?”. Il grido ripetuto contro il quarto uomo Uefa da Pierre Webo, ex attaccante del Camerun e ora viceallenatore della squadra turca, rimarrà a lungo nella lista più buia del calcio europeo, nell’anno del Black Lives Matter.
Ma il fatto più importante è che Il dg Leonardo, ex Milan, è sceso in campo per provare a calmare gli animi, ma quando Demba Ba ha lasciato il campo e i suoi compagni di squadra l’hanno seguito, anche Neymar, Mbappe’, Verratti e Florenzi hanno fatto la stessa cosa, col brasiliano a protestare con il quarto uomo.
Fermi tutti, a queste condizioni non si gioca. E oggi la partita sarà ripresa da quel minuto sospeso: perché il calcio, tutto, si può fermare se non c’è rispetto.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale