Vaccini anti-Covid: tra speranza e profitto sulla pandemia


 

Entrambi i vaccini candidati hanno ricevuto dai governi finanziamenti pubblici significativi, ma senza alcuna garanzia sull’accesso, sul trasferimento della tecnologia ad altri produttori di vaccini, sulla trasparenza dei costi o sulla vendita del prodotto al prezzo di costo.

Lo dice Medici senza Frontiere che sui vaccini anti-Covid come sui farmaci conduce da tempo una battaglia di trasparenza e accessibilità.

Secondo Msf Pfizer/BioNTech e Moderna continuano a secretare informazioni importanti come i costi di ricerca e sviluppo, test clinici e produzione. Al contrario di altre aziende che hanno promesso di vendere il vaccino Covid-19 a prezzi ‘no profit’ durante la pandemia, come AstraZeneca, Pfizer e Moderna hanno dichiarato che non venderanno il vaccino contro il Covid-19 a prezzo di costo.

Moderna ha ricevuto circa 2,5 miliardi di dollari di fondi pubblici dal governo statunitense ed ha proposto un prezzo di 50-74 dollari a persona (per le due dosi necessarie) per i paesi ad alto reddito, inclusi gli Stati Uniti, uno dei prezzi più alti tra i potenziali vaccini contro il Covid-19 finora citati. Non è chiaro, quindi, quanto vogliano far pagare ai paesi a basso e medio reddito. Lo sviluppo del candidato vaccino Pfizer è stato finanziato da circa 443 milioni di dollari stanziati dal governo tedesco attraverso l’azienda partner BioNTech e un prestito di oltre 118 milioni di dollari dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Secondo quanto riferito, Pfizer punta a un prezzo di 40 dollari a persona (per le due dosi necessarie). “Nessuna azienda dovrebbe trarre profitto da questa pandemia” dice Medici senza frontiere. Appunto.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale