Migliaia di persone al freddo e al gelo nei Balcani. Sono profughi e la loro condizione à denunciata da settimane con ong e associazioni in prima linea.
Al question time della Camera la ministra dell’Interno Lamorgese ha precisato che “la Slovenia aderisce alla Convenzione di Ginevra e che, inoltre, la stessa Slovenia, come la Croazia sono considerati paesi sicuri sul piano del rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali. Pertanto le riammissioni avvengono verso uno stato europeo, la Slovenia, dove vigono normative internazionale”.
Sul rispetto dei diritti per queste persone non è d’accordo, però, l’Unhcr che parla di condizione disastrose a Lipa dove sono state sistemati 900 migranti. Fuori da questo campo, come denuncia Amnesty International famiglie con bambini piccoli, continuano a cercare riparo nei parchi, in case abbandonate, in fabbriche dismesse e nelle foreste al confine con la Croazia. Date le durissime condizioni climatiche, hanno disperato bisogno di riparo e di assistenza umanitaria.
Ai confini dell’Europa e ai confini del Covid bisogna chiedersi quanto valgono queste vite per chi governa.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale