Referendum: dubbi e repliche dopo la bocciatura su eutanasia e cannabis


 

Oggi 18 febbraio 2022 le prime pagine dei giornali aprono sull’ira di Draghi come titola Repubblica rivolta ai partiti e al governo battuto in commissione sul Milleproroghe. E poi c’è la crisi Ucraina con le granate lanciate ieri nella linea del Donbass e i venti di guerra che non vogliono quietarsi.

Il nostro focus di oggi, però, è sulla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato i referendum su eutanasia e cannabis. Entrambi sono stati portati alla Corte con un grande consenso seguito da oltre 1 milione di firme su argomenti che ormai fanno breccia non solo nell’opinione pubblica ma anche nella vita quotidiana.

Una decisione motivata dallo stesso presidente Giuliano Amato in una conferenza stampa in cui l’ex presidente del Consiglio ha precisato la scelta dell’inammissibilità perché si sarebbe trattato di “un referendum sulle sostanze stupefacenti, non sulla cannabis sulla quale, con le parole, c’è stata una parziale analogia con il quesito dell’eutanasia”.

Ieri è arrivata la replica dei comitati referendari che non ci stanno a passare come incompetenti. Ascoltiamo Filomena Gallo dell’Associazione Luca Coscioni e Antonella Soldo di MeglioLegale.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale