Salvate il diritto all’aria nelle carceri italiane


 

Fa caldo, quel calore che toglie il respiro e si attacca sulla pelle. Chi vive in una città come Napoli sa che sono giorni dove solo il mare o salire sul Vesuvio possono dare un po’ di beneficio.

C’è chi però non può muoversi, non ha la libertà perché detenuto in carcere. Eppure anche a chi sconta una pena per i suoi reati ed errori il diritto all’aria non deve essere negato.

Nel penitenziario di Poggioreale sono stati donati 300 ventilatori che devono far respirare le 8, 9 o 10 persone chiuse in una sola cella. Lo comunica il Garante dei detenuti della Campania che denuncia la mancanza di qualsiasi spazio vitale e relazionale, in uno dei peggiori carceri del Paese.

L’intervento a causa dell’emergenza Covid aveva dato speranza con un sensibile svuotamento degli istituti di pena ma ora si è tornati a una nuova inversione di tendenza con un aumento dei detenuti: l’aggiornamento fornito dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria al 30 giugno 2020, infatti, parla di 53.579 detenuti contro una capienza regolamentare di 50.501 posti. Il sole cocente batte sulle sbarre, portate aria nelle carceri italiane: salvate il diritto a respirare.

Giuseppe Manzo